Matrice hermitiana

In algebra lineare una matrice hermitiana (dal nome del matematico francese Charles Hermite) o matrice autoaggiunta è una matrice a valori complessi che coincide con la propria trasposta coniugata (o matrice aggiunta). Una matrice hermitiana con elementi nel campo dei numeri reali è dunque una matrice simmetrica.

Le matrici hermitiane sono unitariamente equivalenti alle matrici diagonali reali.

Definizione

Una matrice A {\displaystyle A} di elementi a i , j {\displaystyle a_{i,j}} è hermitiana se l'elemento nella i-esima riga e j-esima colonna è uguale al complesso coniugato dell'elemento nella j-esima riga e i-esima colonna (per tutti gli indici i e j), ovvero:

a i , j = a ¯ j , i {\displaystyle a_{i,j}={\bar {a}}_{j,i}}

Se i suoi elementi sono tutti reali una matrice hermitiana coincide con la propria trasposta, ed è quindi una matrice simmetrica.

Spesso la matrice trasposta coniugata di A {\displaystyle A} è denotata con A {\displaystyle A^{\dagger }} , quindi se A {\displaystyle A} è hermitiana si scrive:

A = A {\displaystyle A=A^{\dagger }}

Si deve notare che, a seconda degli autori, l'asterisco A {\displaystyle A^{*}} è usato per indicare sia la complessa coniugata A ¯ {\displaystyle {\overline {A}}} che A {\displaystyle A^{\dagger }} .

Un esempio di matrice hermitiana è:

( 3 2 + i 2 i 1 ) {\displaystyle {\begin{pmatrix}3&2+i\\2-i&1\end{pmatrix}}}

Proprietà

Ogni matrice hermitiana è una matrice quadrata della forma A = B + i C {\displaystyle A=B+iC} , dove B {\displaystyle B} è una matrice simmetrica (uguale alla propria trasposta) a componenti reali e C {\displaystyle C} è una matrice antisimmetrica (opposta alla propria trasposta) a componenti reali, e viceversa. In particolare, gli elementi sulla diagonale principale di una matrice hermitiana sono reali, ed una matrice a componenti reali è hermitiana se e solo se è simmetrica.

Sono matrici hermitiane la somma di due matrici hermitiane e l'inversa di una matrice hermitiana invertibile. Il prodotto di due matrici hermitiane A {\displaystyle A} e B {\displaystyle B} , invece, è una matrice hermitiana se e solo se queste commutano, cioè se A B = B A {\displaystyle AB=BA} .

L'insieme delle matrici hermitiane di ordine n è uno spazio vettoriale sul campo dei numeri reali di dimensione n 2 {\displaystyle n^{2}} : gli n elementi sulla diagonale sono reali e gli n(n-1) altri elementi sono coppie di numeri coniugati complessi ( x + i y {\displaystyle x+iy} e x i y {\displaystyle x-iy} ), quindi a coppie definiti da una coppia di numeri reali. Non è invece uno spazio vettoriale sui numeri complessi, in quanto i I n {\displaystyle iI_{n}} non è hermitiana (mentre lo è I n {\displaystyle I_{n}} ).

Ogni matrice hermitiana A {\displaystyle A} di ordine finito è normale e per essa vale il teorema spettrale: A {\displaystyle A} è diagonalizzabile tramite una matrice unitaria e possiede solo autovalori reali; in particolare, autovettori relativi a distinti autovalori di A {\displaystyle A} sono tra loro ortogonali (secondo il prodotto hermitiano standard) ed è possibile trovare una base ortonormale di C n {\displaystyle \mathbb {C} ^{n}} formata solo da autovettori di A {\displaystyle A} . Se n autovettori ortonormali u 1 , , u n {\displaystyle u_{1},\dots ,u_{n}} di una matrice hermitiana A {\displaystyle A} sono scritti come colonne di una matrice U {\displaystyle U} , allora la decomposizione spettrale di A {\displaystyle A} è data da:

A = U D U {\displaystyle A=UDU^{\dagger }}

dove U U = I = U U {\displaystyle UU^{\dagger }=I=U^{\dagger }U} e dunque:

A = j λ j u j u j {\displaystyle A=\sum _{j}\lambda _{j}u_{j}u_{j}^{\dagger }}

dove λ j {\displaystyle \lambda _{j}} sono gli autovalori sulla diagonale della matrice diagonale D {\displaystyle D} .

Se gli autovalori di una matrice hermitiana sono tutti positivi la matrice è detta definita positiva, mentre se sono tutti non negativi, la matrice si dice semidefinita positiva.

Il determinante di una matrice hermitiana è reale. Infatti, det ( A ) = det ( A T ) {\displaystyle \det(A)=\det(A^{\mathrm {T} })} da cui det ( A ) = det ( A ) {\displaystyle \det(A^{\dagger })=\det(A)^{*}} ; quindi se A = A {\displaystyle A=A^{\dagger }} allora det ( A ) = det ( A ) {\displaystyle \det(A)=\det(A)^{*}} . In alternativa, si può notare che il determinante è il prodotto degli autovalori, che sono reali.

Bibliografia

  • (EN) F.R. Gantmacher, Matrix theory , 1–2 , Chelsea, reprint (1959)
  • (EN) B. Noble, J.W. Daniel, Applied linear algebra , Prentice-Hall (1979)

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Eric W. Weisstein, Matrice hermitiana, su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
  • (EN) A.L. Onishchik, Hermitian matrix, in Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society, 2002.
  • (EN) Visualizing Hermitian Matrix as An Ellipse with Dr. Geo, by Chao-Kuei Hung from Shu-Te University, gives a more geometric explanation.
Controllo di autoritàGND (DE) 4159614-6
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