Piano complesso

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Rappresentazione grafica dei numeri complessi. L'asse Y mostra il coefficiente della parte immaginaria, l'asse X la parte reale del numero.

In analisi complessa, il piano complesso (chiamato anche piano di Argand-Gauss) è una rappresentazione bidimensionale dell'insieme dei numeri complessi. Può essere pensato come un piano cartesiano modificato, con la parte reale rappresentata sull'asse delle ascisse, detto per questo asse reale, e la parte immaginaria rappresentata sull'asse delle ordinate, detto quindi asse immaginario.

Storia

Il piano complesso è a volte chiamato piano di Argand per il suo uso nei diagrammi di Argand. La sua creazione è generalmente attribuita a Jean-Robert Argand, in parallelo con Carl Friedrich Gauss, per cui viene da alcuni anche definito piano di Gauss. Per non sminuire uno o l'altro matematico viene anche definito piano di Argand-Gauss anche se fu descritto per la prima volta nel 1799 dal matematico norvegese-danese Caspar Wessel.

Uso

Il concetto del piano complesso consente una interpretazione geometrica dei numeri complessi. Sotto addizione, i numeri complessi si sommano come vettori, mentre la moltiplicazione di numeri complessi può essere geometricamente espressa usando le coordinate polari, dove il modulo del prodotto è il prodotto dei moduli dei fattori e l'argomento del prodotto (angolo dall'asse reale) è la somma degli angoli dei fattori.

I diagrammi di Argand sono frequentemente usati per graficare la posizione dei poli o di zeri di una funzione nel piano complesso.

Uso e notazioni

Un numero complesso può essere separato in parte reale e immaginaria:

z = x + i y , {\displaystyle z=x+iy,}

dove x {\displaystyle x} e y {\displaystyle y} sono numeri reali, e i {\displaystyle i} è l'unità immaginaria. I numeri reali sono in corrispondenza biunivoca con i punti della retta reale euclidea. In questa notazione, il numero complesso z {\displaystyle z} corrisponde al punto ( x , y ) {\displaystyle (x,y)} del piano cartesiano. L'ascissa è data da x = R e ( z ) {\displaystyle x=\mathrm {Re} (z)} (la parte reale, l'asse delle x {\displaystyle x} ) e l'ordinata da y = I m ( z ) {\displaystyle y=\mathrm {Im} (z)} (la parte immaginaria, l'asse delle ordinate).

Nel piano cartesiano, il punto ( x , y ) {\displaystyle (x,y)} può anche essere rappresentato in coordinate polari come:

( x , y ) = ( r cos θ , r sin θ ) {\displaystyle (x,y)=(r\cos \theta ,r\sin \theta )}

dove il modulo r {\displaystyle r} e la fase θ {\displaystyle \theta } sono ricavate (per x > 0 {\displaystyle x>0} ) dalle formule

r = x 2 + y 2 ; θ = arctan y x . {\displaystyle r={\sqrt {x^{2}+y^{2}}};\quad \theta =\arctan {\frac {y}{x}}.}

Per il calcolo della fase si può usare la funzione arcotangente2.

Bibliografia

  • (EN) Lars Ahlfors, Complex Analysis, 3rd, McGraw-Hill, 1979, ISBN 978-0-07-000657-7.
  • (EN) E. Freitag, R. Busam, Complex Analysis; Springer-Verlag(2005).

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