Era figlio di Ugolino III Trinci e di Costanza Orsini. Successe al padre per concessione di papa Giovanni XXII nel 1415 su Foligno e Nocera. Amico di Braccio da Montone, fu al suo fianco in diverse imprese contro Martino V, venendo descritto come crudele e libertino.[1] Entrato in dissidi con il castellano di Nocera Pietro di Pasquale, col pretesto di una battuta di caccia, venne da questi attirato in una trappola assieme ai fratelli Bartolomeo e Corrado. Mentre Corrado non partecipò, Niccolò e Bartolomeo passarono la notte ospiti del castellano nella rocca, che uccise ferocemente i due fratelli per vendetta personale. Costui venne trucidato assieme alla moglie e a suo padre da Braccio da Montone, accorso alla rocca con Niccolò III Trinci. A Niccolò succedette il fratello Corrado.