Luigi Marattin

Luigi Marattin

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
XVIII:
- Partito Democratico (fino al 19/09/2019)
- Italia Viva-L'Italia C'è (dal 19/09/2019)
XIX:
- Azione - Italia Viva - Renew Europe (fino al 20/11/2023)
- Italia Viva - Il Centro - Renew Europe (dal 20/11/2023)
CoalizioneXVIII: Centro-sinistra 2018
CircoscrizioneXVIII: Emilia-Romagna
XIX: Piemonte 2
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:

XIX legislatura:

  • Segretario di Italia Viva - Il Centro - Renew Europe alla Camera dei deputati (dal 20/11/2023)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoItalia Viva (dal 2019)
In precedenza:
DS (fino al 2007)
PD (2007-2019)
Titolo di studioDottorato di ricerca in Economia politica
Università
ProfessioneProfessore associato di Economia politica

Luigi Marattin (Napoli, 20 febbraio 1979) è un economista e politico italiano, deputato alla Camera, membro della formazione politica Italia Viva di Matteo Renzi.

Biografia

Nato a Napoli, da genitori napoletani, padre ingegnere chimico di origini venete (di preciso a San Stino di Livenza) e madre casalinga, la famiglia si trasferisce prima a Brindisi, dove frequenta gran parte delle scuole elementari, e poi nel 1988 a Ferrara, dove termina le elementari alla scuola “Alda Costa” e frequenta la scuola mediaTorquato Tasso” e il liceo scientifico Antonio Roiti, dov'è stato rappresentante d'istituto, direttore del giornale studentesco Acido Roitico, coordinatore del sindacato studentesco di Ferrara e presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, diplomandosi nel 1997 con 60/60.[1]

Successivamente studia economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali all'Università degli Studi di Ferrara, dove fonda e dirige il giornale studentesco di facoltà La Nuova Economia, con un erasmus all'Università di Birmingham, laureandosi cum laude nel 2001[1].

Nel 2002 consegue un Master of Science in Economics presso l'Università di Warwick nel Regno Unito e a maggio 2007 il dottorato di ricerca in economia politica presso il dipartimento di scienze economiche dell'Università degli Studi di Siena.[2]

Nel 2020 diventa professore associato di economia politica presso il dipartimento di scienze economiche dell'Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla finanza pubblica e sui meccanismi di trasmissione della politica fiscale.[3]

Attività politica

Gli inizi

Alle elezioni amministrative del 1999 si candida al consiglio circoscrizionale "Giardino-Arianuova-Doro” di Ferrara, dove risulta il primo dei non eletti.[1]

Aderente ai Democratici di Sinistra (DS) e unitosi alla corrente liberale guidata da Enrico Morando, alle elezioni amministrative del 2004 si candida al consiglio comunale di Ferrara, tra le liste dei DS a sostegno del candidato sindaco di centro-sinistra Gaetano Sateriale, venendo eletto consigliere comunale e facendo parte della commissione consiliare Bilancio e controllo sui servizi pubblici locali.[1][2][4]

Nel 2007 aderisce alla confluenza dei DS nel Partito Democratico, partecipando alle primissime e fondative elezioni primarie a sostegno del sindaco di Roma Walter Veltroni, venendo eletto nella prima Assemblea Nazionale.[1]

Ad ottobre 2009 viene nominato, dal neo-eletto sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, nel Consiglio di Amministrazione di Holding Ferrara Servizi, una holding per la razionalizzalizzazione e riorganizzazione le partecipazioni societarie del comune di Ferrara.[5]

Assessore comunale di Ferrara

Il 30 novembre 2010 viene nominato assessore al Bilancio e alle Partecipazioni nella giunta comunale di Ferrara guidata da Tagliani, rimanendo in carica fino al 22 settembre 2014[4][6], dove si è occupato di diminuire la spesa corrente, le tasse comunali e soprattutto a ridurre più di un terzo il debito del comune.[1]

Alle primarie del PD del 2013 sostiene la mozione del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che lo vedranno prevalere con un ampio margine del 67,55% di voti rispetto a Gianni Cuperlo (18,21%) e Pippo Civati (14,24%), venendo rieletto all'Assemblea Nazionale.[1]

Consigliere economico di Matteo Renzi

Il 15 settembre 2014 viene nominato consigliere economico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, oltreché membro del Nucleo Tecnico per il Coordinamento della Politica Economica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e di una think tank insieme a Marco Fortis, Yoram Gutgeld e Tommaso Nannicini[7], venendo confermato in tale ruolo dal successore di Renzi a Palazzo Chigi Paolo Gentiloni nel 2016.[2]

Dal marzo 2016 al giugno 2018 è stato presidente della Commissione Tecnica sui Fabbisogni Standard.[8]

Elezione a deputato

Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste del Partito Democratico nel collegio plurinominale Emilia-Romagna - 04, risultando eletto deputato. Nel corso della XVIII legislatura è stato capogruppo nella 5ª Commissione Bilancio, tesoro e programmazione e membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario.[9]

Alle primarie del PD del 2019 sostiene la mozione dell'ex radicale Roberto Giachetti, candidatosi in extremis per rivendicare l'attività dei governi Renzi e Gentiloni e rilanciare l'ala moderata del partito[10]; tuttavia vincerà le primarie con il 66% dei voti Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato con la carriera amministrativa più lunga alle spalle, mentre Giachetti arriverà terzo, piazzandosi anche dopo il segretario uscente Maurizio Martina.[11]

Scissione in Italia Viva

A seguito della scissione nel PD da parte del gruppo dei parlamentari renziani, aderisce nel settembre 2019 ad Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi di stampo liberale e centrista, diventando vice-capogruppo vicario del gruppo parlamentare "Italia Viva-L'Italia C'è" a Montecitorio.[2]

Nell'ottobre 2019 fa discutere la sua proposta di rendere obbligatoria la carta d'identità per l'uso dei social network con l'obiettivo di combattere le fake news e gli account falsi.[2][12]

Nel giugno 2020 è stato relatore di maggioranza al DL Rilancio[13], mentre a luglio dello stesso anno viene eletto presidente della 6ª Commissione Finanze[14], dove in tale ruolo promuove nel gennaio 2021 un'indagine conoscitiva sulla riforma dell’IRPEF e altri aspetti del sistema tributario svolta dalle commissioni Finanze di Camera e Senato[15].

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera, per la lista elettorale Azione - Italia Viva come capolista nei collegi plurinominali Piemonte 2 - 01 e Piemonte 2 - 02, venendo in quest'ultimo collegio rieletto deputato[16]. Nella XIX legislatura è componente della 5ª Commissione Bilancio, tesoro e programmazione e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

Controversie

Nel 2012, quand'era assessore comunale di Ferrara, ha fatto alcune esternazioni vagamente omofobe relative all'allora presidente della Regione Puglia e di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola, che suscitarono scalpore, dicendogli "va' a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata", in seguito a delle critiche da questi rivolte nei confronti di Matteo Renzi[17]. Marattin si è poi scusato, chiarendo anni dopo che si trattò di un "equivoco molto sfortunato" e che "non voleva essere un riferimento alla sua sessualità".[18]

Vita privata

È un grande tifoso della Juventus.[2]

Note

  1. ^ a b c d e f g Chi sono – Luigi Marattin, su luigimarattin.it. URL consultato il 20 novembre 2021.
  2. ^ a b c d e f Chi è Luigi Marattin, l'economista passato dal PD a Italia Viva?, su Money.it, 29 ottobre 2019. URL consultato il 31 marzo 2021.
  3. ^ Pubblicazioni Luigi Marattin, su unibo.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  4. ^ a b Luigi Marattin, su amministratori.interno.gov.it.
  5. ^ CV Luigi Marattin (PDF), su mef.gov.it, mef.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  6. ^ Marattin lascia la giunta e spunta una lacrima, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  7. ^ Tommaso Rodano, Mezzo uomo e mezzo talk show: il volto telegenico del renzismo, su Il Fatto Quotidiano, 31 ottobre 2019, p. 7.
  8. ^ Commissione Federalismo fiscale, audizione Marattin, presidente Commissione tecnica fabbisogni standard, su camera.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  9. ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - MARATTIN Luigi, su www.camera.it. URL consultato il 5 giugno 2024.
  10. ^ Emilia Patta, Pd: tutti i big con Zingaretti, e Renzi si mantiene «neutrale», su Il Sole 24 ORE, 14 febbraio 2019. URL consultato il 5 giugno 2024.
  11. ^ Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario: "Serve un nuovo partito, deve cambiare tutto". Gentiloni eletto presidente. Il livetweet, su la Repubblica, 16 marzo 2019. URL consultato il 5 giugno 2024.
  12. ^ Odio in rete, Marattin chiede la carta social. Ma spuntano suoi insulti a Vendola e alla Lega, su repubblica.it, 30 ottobre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
  13. ^ DL Rilancio: ripresi i lavori in commissione, su tiscali, 2 luglio 2020. URL consultato il 2 luglio 2020.
  14. ^ Notte da crisi di nervi sulle commissioni tra grillini, renziani e Leu: alla Lega due presidenti, salta Grasso. Passa a fatica Marattin, su Open, 30 luglio 2020. URL consultato il 30 luglio 2020.
  15. ^ Via alla Commissione per la nuova Irpef, su Ipsoa Finanza, 9 gennaio 2021. URL consultato il 1º marzo 2021.
  16. ^ Tutti i deputati eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  17. ^ Assessore Pd comune Ferrara insulta Vendola. Sel: Si dimetta, LaPresse, 2 novembre 2012. URL consultato il 25 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
  18. ^ Quegli insulti di Marattin a Lega e Vendola, lui: "Con Nichi un equivoco", su adnkronos.com, Adnkronos, 30 ottobre 2019. URL consultato il 10 giugno 2020.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su luigimarattin.it. Modifica su Wikidata
  • Luigi Marattin, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata
  • Luigi Marattin, su Openpolis, Associazione Openpolis. Modifica su Wikidata
  • Registrazioni di Luigi Marattin, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata
  • Luigi Marattin, su Camera.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.
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