Luigi Balzan

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La lapide con busto in memoria di Balzan sita nel porticato del Palazzo del Comune a Badia Polesine.

Luigi Balzan (Badia Polesine, 30 gennaio 1865 – Padova, 26 settembre 1893) è stato un esploratore, naturalista, aracnologo e geografo italiano.

Biografia

Fin dalla giovane età Balzan rivela un crescente interesse per i vari aspetti della natura che lo circonda, in particolare per l'entomologia e le attività naturalistiche. Dopo il primo periodo di studi decide di frequentare l'università degli Studi di Padova dove nel 1885 consegue la laurea in scienze naturali e dove conosce Giovanni Canestrini. per la sua frequentazione del gabinetto di zoologia e anatomia comparata dell'ateneo padovano e dei quali era direttore nel periodo dei suoi studi.[1][2]

Nel 1887 coglie l'occasione per approfondire la propria passione decidendo di partecipare a una spedizione scientifica diretta in America del Sud e che lo porta come prima tappa in Argentina. Rimasto inizialmente nella capitale Buenos Aires, dopo aver assunto l'incarico di riordinare il locale Museo di Storia Naturale si trasferisce in seguito a Plata, poi ad Asunción dopo aver acquisito la cattedra di scienze naturali nel Collegio Nazionale.[2]

Concentrò i suoi studi aracnologici sull'ordine Pseudoscorpionida.[1]

Fu tra i primi italiani ad attraversare interamente il Gran Chaco, ove svolse intensa attività zoologica.

Nel 1931 la città natale inaugurò una lapide in suo onore, opera di Angelo Viaro.[3]

Riconoscimenti

Una specie di serpente sudamericano, Atractus balzani, è nominata in suo onore.[4]

Note

  1. ^ a b L.A. Guariento, U. Devincenzo, G. Gardini, P. Nicolosi, Luigi Balzan, naturalista e aracnologo italiano della scuola di Canestrini, su researchgate.net, 2016.
  2. ^ a b prolocobadia.it, Luigi Balzan.
  3. ^ Antonello Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo, Minelliana, 2004, p. 18
  4. ^ Beolens, Bo; Watkins, Michael; Grayson, Michael (2011). The Eponym Dictionary of Reptiles. Baltimora: Johns Hopkins University Press. xiii + 296 pp. ("Balzan", p. 15).

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