La ferrovia Asti-Genova[1] è una linea ferroviaria italiana che collegava Asti a Genova e al suo porto, passando per Acqui Terme, attraverso il valico appenninico del Turchino.
L'evoluzione della rete avvenuta nei decenni ha tuttavia cambiato i percorsi dei treni che collegano le due città: il percorso di questa linea, per quanto riguarda il gestore dell'infrastruttura, è ora suddiviso in due linee distinte, la Asti-Acqui Terme[2] e la Acqui Terme-Genova[3], mentre i treni che collegano direttamente Genova con Asti non percorrono più questa linea, bensì la ferrovia dei Giovi.
Il senatoreGiuseppe Saracco, di Bistagno, più volte Ministro a quel tempo, si fece promotore in Parlamento della costruzione della linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti, in modo tale da dare alla città di Asti un duplice collegamento con il porto di Genova, in affiancamento a quello attraverso i Giovi.
I lavori iniziarono verso il 1890 e il 14 novembre 1892 venne abbattuto l'ultimo diaframma della galleria Cremolino, tra Prasco e Molare. Il 19 giugno 1893 si inaugurò la tratta Asti-Ovada e successivamente, il 17 giugno 1894, la tratta Sampierdarena-Ovada[7].
L'esercizio della linea si svolse inizialmente con trazione a vapore. Nel 1929 la linea fu elettrificata a corrente alternatatrifase, con alimentazione dalle sottostazioni elettriche di Acquasanta, Campo Ligure, Predosa e Ovada. La linea venne poi convertita a 3000 volt, corrente continua. La conversione avvenne in tre momenti: nel 1964 fu la volta della tratta Genova-Ovada, nel 1974 spettò al tronco Ovada-Acqui Terme e quindi, nel 1976, all'Asti-Acqui Terme.
La linea è inoltre impiegata da alcuni treni merci, instradati da e per la bretella ferroviaria Voltri - Borzoli, al servizio del Voltri Terminal Europa (VTE). All'ingresso sud di Ovada è presente una bretella di binari che permette ai treni provenienti dalla linea del Turchino, in entrambi i sensi di percorrenza, di entrare direttamente sulla Ovada-Alessandria.
Note
^ Touring club italiano, Piemonte (non compresa Torino), Touring Editore, 1976, p. 173, ISBN 978-88-365-0001-7. URL consultato il 21 settembre 2022.
^Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 11 Asti-Acqui
^Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 76 Acqui Terme-Ovada-Genova
^RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 16 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
^www.trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti, su www.trenidicarta.it. URL consultato il 21 settembre 2022.
^Linea Genova-Ovada-Asti (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXVI, n. 25, 24 giugno 1893, pp. 385-388.
^Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^Notizie flash, in "I Treni Oggi" n. 84 (luglio 1988), p. 9.
^Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 16, 1914.
^Circolare Compartimentale RFI 14/2003, Compartimento di Torino
^Nuova fermata a Genova, in I Treni, anno XVI, n. 156, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 1995, p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
^RFI SpA. Fascicolo Linea 76. Aggiornato CC 20/2009. p. 18.
^L'Scc del nodo di Genova (PDF), su rfi.it. URL consultato il 16 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).
Bibliografia
Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 11 (Asti–Acqui Terme)
Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 76 (Acqui Terme–Genova)
Aurelio Battaglia, Da Genova, a Ovada e ad Acqui in Voci della Rotaia, Roma, Ferrovie dello Stato, 1978.