Engaso 0.220

Engaso 0.220
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
TestiRiccardo Bruno, Francesco Casillo, Antonio Cuomo, Francesco Esposito, Stefano Minetti ed altri.
EditoreMicro Art
Periodicitàmensile
Generefantascienza

Engaso 0.220 è un fumetto di fantascienza italiano pubblicato a partire dal 1994 dall'editore Micro Art di Napoli.

Ideato da Francesco Casillo, Enzo Troiano e Paolo Caputo, l'albo veniva distribuito con cadenza mensile.

Vi hanno disegnato, fra gli altri, Antonio Marinetti e i gemelli Gianluca e Raul Cestaro.

Trama

Dopo quasi cinquecento anni dalla colonizzazione del pianeta Marte, città tentacolari costruite lungo l'equatore marziano ospitano milioni di abitanti. In gran parte si tratta di operai sfruttati da spietate multinazionali. La storia è ambientata a Engaso, un quartiere di New Cube, una di queste grandi metropoli; ben lungi dall'essere un mondo utopistico, la società di Engaso è corrotta, violenta e spietata con i più deboli.

Temi

Sebbene l'ambientazione possa richiamare lo scenario di film quali Atto di forza (1990) e Rollerball (1975), Engaso 0.220 presenta un ritratto della società marziana brutale e senza ipocrisie ed è ispirato alla cronaca violenta del mondo contemporaneo. L'assenza di un unico protagonista e la crudezza dei temi trattati differenziano Engaso 0.220 dalla maggior parte dei fumetti editi in quel periodo.[senza fonte]

Critiche

Engaso 0.220 fu spesso criticato per la qualità alternante delle sue uscite, la cui causa era dovuto al fatto che la Micro art srl era una società di proprietà di alcuni degli stessi autori (Caputo, Casillo e Troiano).[1].

Note

  1. ^ Francesco Grasso, "Fantasia e nuvole: Engaso 0.220", su fantascienza.com.

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale del disegnatore Enzo Troiano, su enzotroianocomics.com.
  • Fantascienza.com: Engaso 0.220 - Intervista agli autori, su fantascienza.com.
  • Napoletani su Marte. Engaso 0.220 in mostra alla Città della Scienza, su guide.supereva.it. URL consultato il 12 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2009).
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