Chiesa di Santa Giulia Billiart

Chiesa di Santa Giulia Billiart
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Indirizzov.le Filarete 227, I-00176 Roma
Coordinate41°52′35.08″N 12°32′23.75″E41°52′35.08″N, 12°32′23.75″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareGiulia Billiart
Diocesi Roma
ArchitettoErnesto Vichi
Stile architettonicomoderno
Sito webwww.santagiuliabilliart.it
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La chiesa di Santa Giulia Billiart è un luogo di culto cattolico di Roma, situato nel quartiere Tuscolano, in viale Antonio Averulino Filarete 227.[1]

Storia

Fu costruita tra il 1987 e il 1991 su progetto architettonico-strutturale di Ernesto Vichi ed Aldo Aloysi,[2] e dedicata a Giulia Billiart, fondatrice della congregazione delle suore di Nostra Signora di Namur canonizzata da Paolo VI nel 1976. Venne dedicata dal cardinale vicario Camillo Ruini il 2 giugno 1991.[3]

La chiesa è sede parrocchiale, eretta il 10 dicembre 1981 con decreto del cardinale vicario Ugo Poletti, ed affidata inizialmente alla congregazione dei figli di Maria Immacolata (detti pavoniani); dal 2003 è affidata al clero della diocesi di Roma.[4]

Descrizione

Esternamente la chiesa si presenta come un basso edificio, senza facciata, ma con una semplice entrata con tre porte. Sul lato destro dell'entrata centrale è posta una lapide a ricordo del parroco Fortunato Dellandrea che «con tenacia volle questa chiesa, con amore formò la comunità». Sull'architrave di cemento che sovrasta l'ingresso è la scritta dedicatoria: D.O.M. in h(onorem) S. Juliae Billiart A.D. MCMXCI.

All'interno la chiesa si presenta come una vasta aula, illuminata da diverse finestre con vetrate policrome. Il presbiterio è dominato dalla grande statua lignea di Cristo risorto; alle sue spalle l'intera parete è stata dipinta nel 2018 dalle maestranze del Centro Aletti con gli Apostoli (ai lati), la Madonna orante (al centro, sulla sinistra) e la Gerusalemme celeste (al centro, sulla destra).[5] Sulla sinistra dell'aula si apre la cappella del Santissimo Sacramento.

L'organo a canne della chiesa, situato alla destra del presbiterio, è stato costruito nel 1990 dalla ditta Tamburini per una casa privata e in seguito trasferito nella chiesa nel 1992 dopo il suo acquisto da parte della parrocchia. A trasmissione integralmente meccanica, ha 25 registri su tre manuali e pedale.

Note

  1. ^ Rendina 2000, p. 150.
  2. ^ Mavilio 2006, p. 140.
  3. ^ Parrocchia Santa Giulia Billiart, su diocesidiroma.it. URL consultato il 12 settembre 2020.
  4. ^ Storia della parrocchia, su santagiuliabilliart.it. URL consultato il 12 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2019).
  5. ^ Chiesa di Santa Giulia Billiart a Roma [2018], su centroaletti.com. URL consultato il 12 settembre 2020.

Bibliografia

  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton, 2000, p. 150, ISBN 978-88-541-1833-1.
  • Giorgio Carpaneto, Quartiere VIII. Tuscolano, in I rioni e i quartieri di Roma, vol. 6, Roma, Newton & Compton Editori, 1990, pp. 1705-1728, SBN IT\ICCU\IEI\0050488.
  • Stefano Mavilio, Guida all'architettura sacra. Roma 1945-2005, Milano, Electa, 2006, p. 140, ISBN 88-370-4141-1.
  • Graziano Fronzuto, Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2007, pp. 169-170, ISBN 978-88-222-5674-4.

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Collegamenti esterni

  • Parrocchia Santa Giulia Billiart, su santagiuliabilliart.it.
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