Benedetti italiani

Abbozzo
Questa voce sull'argomento saggistica è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Voce da controllare
Questa voce o sezione sull'argomento opere letterarie è ritenuta da controllare.
Motivo: Da controllare l'incipit
Benedetti italiani
AutoreCurzio Malaparte
1ª ed. originale1961
Genereraccolta di scritti
Lingua originaleitaliano
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Benedetti italiani è una raccolta postuma di scritti, in forma assai ben abbozzata, di Curzio Malaparte, edita a cura di Enrico Falqui nel 1961.

L'autore aveva più volte manifestato l'intenzione di scrivere questo libro, forse "risarcitorio", forse scritto con "la stessa penna" con la quale destinava la sua Villa Malaparte ai cinesi.

La raccolta "stempera" il clima di Maledetti toscani.

Contenuti

Il capitolo I Visione onirica della sua Capri. Il capitolo VI è dedicato ai Santi italiani: descrive la levità dei Santi italiani, che aiutano senza intimidire, che quando si inginocchiano non sfiorano quasi la terra per il timore "quasi" di romperla, contrapposti a figure di Santi tedeschi con l'armatura, e che reggono il Burg in una mano che "potrebbe" stringersi stritolandolo, mai carezzevole per il popolo, sempre sguardato dall'alto.

In "La morte a Venezia" traccia un affresco inedito di una "città con il cielo stretto".

Edizioni

  • Benedetti italiani, a cura di Enrico Falqui, Collana Opere complete di C. Malaparte, Firenze, Vallecchi Editore, giugno 1961-1986, p. 290.
  • Benedetti italiani, prefazione di Giordano Bruno Guerri, Collana caratteri del '900, Firenze, Vallecchi, 2005, ISBN 88-8427-074-X.
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Letteratura