Asteroide binario a contatto

Un asteroide binario a contatto (o una cometa binaria a contatto) è un asteroide (o rispettivamente una cometa) formato da due corpi minori della medesima natura, inizialmente distanti e legati in un normale legame satellitare, in cui l'attrazione gravitazionale ha nel tempo fatto decadere l'orbita fino a portare i due oggetti fisicamente a contatto.

Descrizione

Le piccole masse in gioco, la bassa velocità relativa e il ridotto angolo d'incidenza concorrono a non generare effetti catastrofici sui due corpi progenitori che preservano inalterata la maggior parte della massa e della struttura. L'oggetto risultante ha in genere una forma allungata e bilobata: gli estremi sono costituiti dalle parti originali dei due corpi progenitori mentre la zona intermedia, dove si situa il baricentro, raccoglie le polveri e il materiale disaggregato attorno alla zona di contatto.

L'asteroide 486958 Arrokoth, è stato il primo oggetto della fascia di Kuiper a essere ritenuto un binario a contatto grazie alle immagini rilasciate dalla sonda New Horizons durante il suo flyby del gennaio 2019.[1]. Non è stata accertata la natura di oggetto binario a contatto per nessuno degli altri oggetti del sistema solare, tuttavia si stima che tra il 10 e il 15% degli oggetti near-Earth con dimensioni superiore ai 200 m sia di questa natura.[2]

Esistono forti indizi che alcuni dei corpi minori meglio studiati, quali le comete 67P/Churyumov-Gerasimenko, 8P/Tuttle[3][4] e gli asteroidi 216 Kleopatra, 624 Hektor, 4769 Castalia e 25143 Itokawa, siano oggetti binari a contatto.

Galleria d'immagini

67P/Churyumov-Gerasimenko in un'immagine ripresa dalla sonda Rosetta. Si distinguono chiaramente i due lobi collegati da un collo.
25143 Itokawa in un'immagine elaborata a falsi colori. La netta distinzione tra le zone a diversa densità indica che i due lobi si sono formati attraverso differenti percorsi evolutivi. Si noti che lo stacco tra le due parti è una scelta grafica: nella realtà i due lobi sono contigui.
486958 Arrokoth, qui ripreso dalla sonda New Horizons della NASA il 1º gennaio 2019, è un chiaro esempio di asteroide binario a contatto.


Note

  1. ^ (EN) Ultima Thule is first contact binary to be explored by a spacecraft, su UPI. URL consultato il 21 settembre 2019.
  2. ^ Michael Busch, Near-Earth Asteroids and Radar Speckle Tracking (PDF), su aoc.nrao.edu, NRAO JPL, 12 marzo 2012. URL consultato il 21 agosto 2015.
  3. ^ Quick Rosetta update: Churyumov-Gerasimenko is a contact binary!
  4. ^ Success! A final flawless burn. Rosetta now in tandem with its comet

Voci correlate

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