Abies fargesii

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Abete di Farges
Abies fargesii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisionePinophyta
ClassePinopsida
OrdinePinales
FamigliaPinaceae
GenereAbies
SpecieA. fargesii
Nomenclatura binomiale
Abies fargesii
Franch., 1899
Nomi comuni

(EN) Farges fir
(DE) Sutchuan-Tanne
(FR) sapin de Sichuan
(IT) Abete di Farges

L'abete di Farges (Abies fargesii Franch., 1899) è una specie di abete originaria della Cina centro-settentrionale.[1]

Etimologia

Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος = longevo.[2] Il nome specifico fargesii fu assegnato in onore di Paul Guillaume Farges, botanico e missionario francese che fu il primo a collezionare la specie.[3]

Descrizione

Portamento

Albero alto fino a 35-65 m, con tronco cilindrico che può raggiungere 2 m di diametro, a portamento conico. I rami principali sono corti, massicci, sparsi; quelli secondari sono spesso pendenti verso il basso, di colore rosso marrone o porpora, glabri o lievemente pubescenti.[4]

Foglie

Le foglie sono aghiformi, di colore verde lucido superiormente, verde pallido inferiormente, lunghe fino a 3 cm, con apice emarginato o bifido, disposte a spirale. Le gemme sono di forma ovoidale o ottusa, lunghe 6-8 mm, resinose, di colore rosso-porpora. Le perule sono triangolari-ovate, marroni-giallastre.[4]

Fiori

Sono strobili maschili lunghi 13 mm, gialli con microsporofilli rossi.[4]

Frutti

I coni femminili, di color porpora-bluastro da immaturi, porpora o marrone-rosso a maturazione, sono cilindrici o ovoidali, con apice ottuso o umbelicato, lunghi 5-9 cm e larghi fino a 4 cm, con corto peduncolo; le scaglie sono di forma cuneata-flabellata, lunghe 12 mm, larghe 20 mm, lisce. I semi, di colore nero, sono lunghi circa 5-6 mm, oblunghi, con ali nere di 1 cm, cuneate.[4]

Corteccia

La corteccia, di colore grigio e liscia nei giovani alberi, diviene color marrone-grigio e scanalata con il trascorrere degli anni.[4]

  • Sitta przewalskii su ramo di A. fargesii con strobili femminili
    Sitta przewalskii su ramo di A. fargesii con strobili femminili
  • Ramoscelli con aghi e gemme
    Ramoscelli con aghi e gemme
  • Giovane esemplare
    Giovane esemplare
  • Dettaglio di aghi e gemme var. faxoniana
    Dettaglio di aghi e gemme var. faxoniana

Distribuzione e habitat

Specie endemica della Cina (Chongqing, Gansu, Henan, Hubei, Shaanxi, Sichuan), predilige le zone montane a clima freddo e umido subalpino, comprese tra i 2.000 e i 4.000 m, generalmente su suoli tipici delle conifere, come i podzols. Frequenti i boschi puri, o in associazione con altre conifere (Picea purpurea, Picea asperata, Picea neoveitchii, Picea brachytyla, Larix potaninii, Abies chensiensis, Abies recurvata, Tsuga chinensis, Taxus chinensis) alle quote superiori, o in associazione con latifoglie alle quote inferiori (Fagus engleriana, Davidia involucrata e specie del genere Betula e Populus. Tra gli arbusti del sottobosco, associazioni con i generi Cotoneaster, Ribes, Spiraea, Rhododendron e Berberis.[1]

Tassonomia

Sono accettate le seguenti varietà:[5]

  • Abies fargesii var. faxoniana (Rehder & E.H.Wilson) Tang S.Liu - endemica del nord-ovest del Sichuan e del sud del Gansu, in Cina.
  • Abies fargesii var. sutchuensis Franch. - endemica del Sichuan e del Gansu, in Cina.

Usi

L'abete di Farges, essendo il più comune degli abeti originari della Cina occidentale, è sempre stato particolarmente sfruttato per il suo legno; quest'ultimo viene utilizzato in edilizia e falegnameria e nell'industria cartaria. È comunemente coltivato anche in orti e giardini botanici europei e americani, come specie ornamentale.[3]

Conservazione

Con un areale molto vasto (circa 45.000 km²), e una presenza molto comune, A. fargesii non è classificato tra le specie a rischio di estinzione nella Lista rossa IUCN. Tuttavia, a causa dello sfruttamento intensivo, quest'ultimo è stato attualmente regolamentato.[1]

Note

  1. ^ a b c d (EN) Xiang, Q. & Rushforth, K. 2013., Abies fargesii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 21 marzo 2019.
  3. ^ a b (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 81-82. URL consultato il 13 dicembre 2016.
  4. ^ a b c d e (EN) Abies fargesii, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 13 dicembre 2016.
  5. ^ (EN) Abies fargesii Franch., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 26/4/2020.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) Abies fargesii, in Encyclopedia of Life. Modifica su Wikidata
  • (EN) Abies fargesii, su BHL.
  • Abies fargesii Catalogue of Life 2016
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